Balleva

Valeria Ballestrazzi, in arte Balleva, è presente da molti anni in campo artistico come paesaggista e alterna la sua produzione tra l’impressionismo e l’informale “sospensionista”.

Ha ottenuto premi e ambìti riconoscimenti e ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero, tra cui alcune patrocinate da Ambasciate.

Le sue opere sono state oggetto di studio da parte di noti critici, tra cui i professori Levi, Sgarbi e Pinto e Mr Dalì.

Vittorio Sgarbi ha osservato che il colore si emancipa “dalla tirannìa del disegno per imporsi come entità di dimensione, assumendo valore strutturale”.

Paolo Levi ha analizzato il tratto dei soggetti distesi sulla tela i quali, costruiti “con un puntuale equilibrio tra leggerezza dei contorni e proiezione sconfinata della prospettiva”, sono animati dal fronteggiarsi di sfumature e di contrappunti tonali.

L’impatto scenico dei lavori dell’artista costituisce per Josè Van Roy Dalì “un valido esempio di compostezza ed equilibrio” ed è il frutto di un attento studio che si risolve in una “poesia di immagine delicata e grintosa allo stesso tempo” in grado di generare stupore nell’osservatore.

Le opere di Balleva sono presenti in numerosi volumi d’arte, alcuni dei quali sono stati acquisiti dalla Biblioteca del Metropolitan Museum di New York.