Lucernini Luigi

Spinto da una forte sensibilità, sin da giovane Luigi Lucernini inizia a manifestare una forte inclinazione verso l’arte contemporanea e si dedica alla pittura sperimentando tecniche e materiali sempre diversi.

All’interno della sua produzione, sviluppa tematiche legate alla condizione del caos primigenio del mondo prima che esso pervenisse a uno stato di ordine costituito.

Le modalità e i linguaggi utilizzati sono, volutamente, “metamorfali”, piuttosto che figurativi.

Ciò risponde all’esigenza di trasmettere la comprensione di una realtà in continua trasformazione.

L’artista spazia nella sua produzione dal materico alla grafica, mediante cui è in grado di realizzare forme geometriche, o “geometrizzanti”, che riescono a immortalare un unico istante della complessa orditura dinamica cui sono continuamente sottoposte.

I soggetti che l’artista predilige sono “dinamismi metaformali” realizzati su tavola.

Su Luigi Lucernini hanno scritto diverse personalità, tra cui è possibile citare Vittorio Sgarbi e Giulia Sillato.

"Luigi Lucernini sogna mondi immaginari e caotici governati da un’allucinata bellezza interiore. La sua ricerca si cela dietro la poliedricità dei soggetti, delle tematiche, dei linguaggi e degli stili, che paiono repentinamente cambiare da un ciclo all’altro, e sembra orientata verso una impossibile ricerca di armonia interiore che si specchia nella rigogliosa e fantastica varietà di colori e luminescenze di cui l’Universo di questo prolifico artista è quanto mai ricco. Le visioni fluide, cangianti ,luminescenti, i continui giochi di colore che si rincorrono sulla superficie del quadro paiono infatti alludere a un mondo “altro” al contempo reale e profondamente utopico, cui l’artista guarda con la sicurezza e la gioia di un bambino che scopra la terra e il cielo per la prima volta, restandone abbagliato e avvinto." - Vittorio Sgarbi