Bisio Pietro

Pittore, Bisio Piero è nato a Casei Gerola (Pv) nel 1932.

Dopo essersi diplomato presso il Liceo Artistico, ha studiato all’Accademia di Brera presso l’aula Carpi.

Tra i compagni di corso figurano Romagnoni, Banchieri, Valsecchi, Perolini da Crema, Dragoni, Reggiani, Lisimberti e Scapaticci.

Inoltre, l’artista è entrato in contatto, tra gli altri, con V. G. Bono, Galli, Valieri, Guerreschi, Ferroni, Gasparini, Mainoli, Nobile, Pagano, la Dottoressa Elisa Biacca, la giornalista Montagna, i critici De Grada e Vittorio Sgarbi.

Tra il 1954 e il 1958 Bisio ha dato vita insieme ad altri artisti a una serie di “umori” che hanno preso il nome di Realismo Critico Esistenziale.

Le sue opere si trovano in diverse collezioni, tra cui quella del Dott. Girani e del Cav. Musso, e presso lo Spazio Viola.

“Lo sguardo disincantato e disilluso di Pietro Bisio fa centro anche in questa performance, nata dall’assemblaggio di diversi elementi. Una vecchia foto, mangiata dal tempo, è il triste preludio alla brutalizzazione rurale operata dal cemento. Due scheletri, aridi e cupi, fanno la guardia a Piero Manzoni e una composizione antropomorfa dialoga con oggetti d’uso comune, reali e fotografati.” (Artitalia Edizioni)