Carlo Tivioli Pellicce

Parlare di pellicce in Italia, non può prescindere dal parlare di Carlo Tivioli, una delle firme più prestigiose dell’alta moda italiana, le cui creazioni sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo.

Ogni pelliccia di Carlo Tivioli, dagli Anni 70 protagonista delle passerelle, è un capolavoro di maestria artigianale disegnato, tagliato e cucito nel laboratorio torinese di via Roma, dove nascono tutte le sue collezioni.

Alcune delle sue pellicce sono entrate nella storia, come il visone mille righe, omaggio all’arte cinetica, i mosaici colorati ispirati al pittore e grafico ungherese Victor Vasarely, il nido d’ape, il goffrato, i chiaroscuri a punta di diamante.

Oggi Carlo Tivioli passa le redini del suo atelier al figlio Clemente Tivioli, che abbiamo intervistato per chiedergli del futuro della maison.

L'intervista a Clemente Tivioli.

Clemente, tuo padre racconta che spesso dai tuoi viaggi in Sud America, in Sud Africa, riportavi materiali che hanno ispirato le sue creazioni, eri appena ventenne, quindi una passione nata da sempre?

"Il lavoro di mio padre l’ho sempre considerato un’arte.

Comprare materiali durante i miei viaggi è un’idea che mi è venuta per avvicinarmi non solo a mio padre ma anche al suo universo, al suo lavoro.

La sua soddisfazione per i miei acquisti poi sono stati il mio stimolo, il mio trampolino, per cominciare a lavorare con lui.

L’alta moda è per me anche un veicolo per dare un senso alla mia passione per l’arte."

Clemente un nome importante Tivioli, come si vive così giovani il diventare la guida?

"In realtà al momento devo ammettere che non mi sento ancora guida, c’è ancora mio padre al timone, è ancora lui il capitano.

Io mi sento più un marinaio, che assieme al resto della squadra, tira le vele, osserva il vento, impara a manovrare".

Come cambierà, se cambierà e come vedi il futuro dell’azienda?

"Io non snaturerò mai i “core values” dell’azienda, non solo perché credo in quello che facciamo, ma perché so che è ciò che ci distingue dagli altri.

Ho molte persone intorno a me che consigliano di fare diverse cose per trasformare l’azienda, ma loro non conoscono da vicino l’universo Carlo Tivioli.

Quindi non ci sarà nessun cambiamento, solo una naturale evoluzione che ci manterrà contemporanei e quindi liberi di creare il futuro dell’alta moda italiana".